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Tasso di conversione: cos’è e come si calcola

Il tasso di conversione rivela quanti dei visitatori di un sito web hanno compiuto un’azione specifica sul sito: dall’acquisto di un prodotto alla compilazione di un form. Ottenere un alto numero di visite sul proprio sito è importante ma non è sufficiente. Occorre che le persone compiano l’azione che desideriamo sia portata a termine.

Nel caso di un e-commerce parliamo dell’acquisto, ma in altri contesti può essere l’iscrizione a una newsletter o la compilazione di un form. Qualunque sia l’obiettivo, bisogna tenere sotto controllo il suo andamento. Per questo esiste il tasso di conversione che è la percentuale di visitatori del sito web che compie l’azione.

Calcolare questo parametro è molto semplice; bisogna dividere il numero di conversioni registrate in un preciso periodo di tempo per il numero di visitatori totali del sito. Infine, per ottenere la percentuale si moltiplica la cifra ottenuta x100.

E tu? Hai mai calcolato il tasso di conversione del tuo sito? Se ti va scrivi i tuoi risultati nei commenti!

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Ho chiesto a ChatGPT: chi è ChatGPT?

Ho chiesto a ChatGPT cos’è e mi ha risposto che ChatGPT è un modello di linguaggio sviluppato da OpenAI.

Si basa sull’architettura GPT (Generative Pre-trained Transformer) ed è addestrato su un enorme set di dati di testo per generare testo simile a quello umano. Può essere messo a punto per una varietà di attività di elaborazione del linguaggio naturale come la traduzione in lingua, la risposta alle domande e il riepilogo del testo. Può anche essere utilizzato per attività come lo sviluppo di chatbot, la creazione di contenuti e il completamento del testo.

5 motivi per usare ChatGPT:

1) Comprensione del linguaggio naturale: ChatGPT è addestrato su un ampio set di dati di testo conversazionale, consentendogli di comprendere e rispondere agli input del linguaggio naturale in modo da sembrare umano.

2) Flessibilità: ChatGPT può essere utilizzato per una varietà di attività come il completamento del testo, la risposta alle domande e la traduzione linguistica.

3) Personalizzazione: il modello può essere messo a punto su domini o attività specifici, consentendo risposte più accurate e pertinenti.

4) Velocità: ChatGPT può generare risposte rapidamente, rendendolo adatto ad applicazioni in tempo reale come chatbot o assistenti virtuali.

5) Conveniente: l’utilizzo di un modello pre-addestrato come ChatGPT può far risparmiare tempo e risorse rispetto all’addestramento di un modello da zero.

E tu hai mai utilizzato ChatGPT? Scrivilo nei commenti!

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Cos’è il tempo di conversione

Per tempo di conversione si intende il periodo di tempo che impiega un utente a fare una determinata azione. Ovviamente esistono numerosi fattori che possono influenzare il tempo di conversione di un utente ad esempio:

  • la notorietà e la reputazione di un brand (più un brand è nuovo o non lo conosciamo più è probabile che impiegheremo un tempo maggiore nel fidarci rispetto ad un brand noto nel quale magari abbiamo già fatto diversi acquisti)
  • l’azione che l’utente deve compiere (ad esempio iscriversi ad una newsletter generalmente è un’azione che richiede meno tempo rispetto che decidere di acquistare un prodotto).
  • la necessità del potenziale cliente. Facciamo un esempio se io voglio cambiare il mio telefono ma quello attuale funziona potrei impiegare diversi giorni a scegliere quello più adatto alle mie esigenze. Se invece il mio telefono si rompe è possibile che in poche ore, in virtù di questa circostanza, io performi l’acquisto del nuovo telefono.
  • Il costo del prodotto o servizio. Il costo è un parametro influenza sensibilmente il tempo di conversione del nostro potenziale cliente. Facciamo un esempio concreto: se voglio comprare una televisione probabilmente avrò un tempo di conversione più basso rispetto ad esempio ad acquistare una macchina.

E tu hai mai fatto un’analisi per determinare il tempo medio di conversione dei tuoi clienti? Scrivilo nei commenti!

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Cos’è il Web 3.0

Il Web 3.0 è caratterizzato dall’uso di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, il web semantico e la blockchain. A volte viene anche chiamato “Web decentralizzato”.

L’idea alla base del Web 3.0 è rendere Internet più intelligente, personalizzato e decentralizzato. Mira a creare in modo naturale e intuitivo per le macchine e gli esseri umani di interagire, utilizzando tecnologie come l’elaborazione del linguaggio naturale, l’apprendimento automatico e la blockchain per creare un’esperienza più fluida.

Le tecnologie Web 3.0 mirano a creare un Internet più decentralizzato e distribuito, in cui i dati e le applicazioni sono controllati dagli utenti. Ciò consentirà agli utenti di avere un maggiore controllo sui propri dati e sulla propria identità online, portando a una maggiore privacy e sicurezza.

E tu? Sapevi il significato del WEb 3.0? Scrivilo nei commenti!

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Bounce rate: di cosa si tratta

Quando si parla di bounce rate ci si riferisce al tasso di rimbalzo, che è la percentuale di visitatori che lasciano un sito Web dopo aver visualizzato solo una pagina. Dal punto di vista matematico, il bounce rate rappresenta il rapporto tra il totale di utenti che visualizza una pagina e il totale delle sessioni del sito.

Il tasso di rimbalzo è una metrica molto importante che serve per analizzare il comportamento degli utenti rispetto ai contenuti proposti su un sito web.

È importante specificare che non esistono dei valori fissi per stabilire la frequenza di rimbalzo ottimale, anche perché varia da sito a sito; diciamo però che un bounce rate basso significa che gli utenti apprezzano i contenuti e l’aspetto grafico del sito, e questo li porta a continuare la navigazione.

Sulla base di questi concetti, possiamo dire che:

  • tra il 26-40%: è eccellente. Significa che il sito è ben costruito e piace agli utenti.
  • tra il 41-55%: è nella media.
  • 56-70%: è più alto del normale.
  • 70%: è un valore molto alto, che può indicare problemi al sito o al target delle campagne.

E tu? Sai dirmi qual’è il Bounce Rate del tuo sito? Scrivilo nei commenti!

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